Pellicole Stampabili

Se la grafica che si vuole creare è molto complessa, in termini di forme, colori, sfumature, elementi sottili (che difficilmente si potrebbero intagliare) allora è il caso di riprodurre il disegno o l’immagine con la stampa digitale. 

Sul mercato esistono diversi tipi di stampa digitale, noi consigliamo di utilizzare stampanti a base d’acqua o comunque senza solventi, soprattutto per applicazioni in interni. I film da stampa si dividono fondamentalmente in due categorie: bianchi e trasparenti. E’ facile capire che quelli trasparenti sono indicati per superfici trasparenti o colorate. Le pellicole bianche invece, possono essere utilizzate su superfici bianche o intagliate, dopo aver effettuato la stampa. 

Qual è la differenza principale? La stampa su trasparente, può risultare più spenta rispetto a quella sul bianco, per effetto proprio della trasparenza, che comunque un po’ permane. Per ovviare a questo inconveniente, spesso si procede con una stampa a più passaggi, dove il primo è uno strato di bianco, solo in corrispondenza di dove si stamperà il colore, così facendo, si otterrà una stampa vivace (come se stampato su bianco) ma con il vantaggio della trasparenza, laddove non c’è grafica. Attenzione che se applicate su vetro, vedrete sul lato opposto una macchia bianca. In questo caso, dovrete prevedere tre passaggi: colore+bianco+colore permettendo così la visione da entrambi i lati. 

I film da stampa, in termini di materiale, si suddividono in PVC, PVC free e poliestere. I primi sono più flessibili e più adatti a superfici curve e o tridimensionali, da preferire quelli PVC free, anche se non tutte le aziende produttrici ne dispongono. I film in poliestere invece, sono più adatti alle superfici vetrate, perché sono molto più trasparenti, ma meno flessibile, perciò non indicati su superfici curve.